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Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire

Dedicata a San Biagio Vescovo e Martire, Patrono di Forlì del Sannio, è stata costruita probabilmente tra il XV e il XVI Secolo, periodo d’oro della fiorente arte italiana. La sua facciata volge a ponente ed è vicino la Piazza principale del Paese. Presenta un’ampia finestra policroma che raffigura San Biagio e i suoi lati sono collocate ciascuna nella propria nicchia, altre tre Statue: Sanpietro, San Paolo e Sant’Emidio che spesso richiamano l’attenzione dei visitatori. Considerando lo stile rinascimentale della Chiesa, apprezzabile sia per la sua imponenza, sia per le sue caratteristiche opere d’arte, presenta una volta a botte con una stupenda cupola, molto ariosa, che era arricchita di figure di Angeli e di Santi, ai tipici colori dell’arte rinascimentale. Presenta tre navate e possiede otto Altari, di cui quello Maggiore e quello Liturgico, sopraelevati rispetto alla pianta della navata centrale. Le navate laterali presentano ciascuna tre meravigliosi altari, costruiti altrettanto artisticamente, ciascuno dei quali e’ sormontato da una nicchia per custodire un Santo. Sull'ingresso vi era impiantato l'organo a canne, fino al 1984. Di particolare interesse l'Acquasantiera, del '600, recante l'effige della Famiglia Ducale Carafa. Il Campanile costruito in pietra locale, di forma conica, culminante con una croce di ferro ed una bandiera, simbolo di Cristo sofferente, ma trionfatore, si innalza su una base cubica anch’essa in pietra. Sistemato su di esso, il grande orologio solare nel 1919. La base presenta tre aperture ad arco, dalle quali tre stupende campane in bronzo, di diversa dimensione, spandono il loro suono gioioso nell’immensa vallata, fino al lontano orizzonte della montagna di Miranda, e alle vette che separano il nostro paese dal comune di Rionero Sannitico.

Santuario di Santa Maria delle Grazie

Fa corpo unico con il Convento dei Frati minori che oggi ospita il Municipio di Forlì del Sannio e le Scuole Elementari. E' di origine Settecentesca risalente  alla vecchia cappellina che venne in seguito ampliata. Il vicino Convento dei Frati Osservanti lascia presupporre la cura di quest’ultimo da parte dei Frati, non ci sono però testimonianze in tal senso a causa dell’impraticabilità dell’archivio diocesano di Isernia.  Nel Santuario si venera la Statua della Vergine risalente al secolo XVIII posta in una nicchia al di sopra dell’Altare Maggiore. All’interno la Chiesa si presenta molto spaziosa e strutturata a singola navata con ben cinque altari e soffitti in legno di evidente corrente artistica del barocco di cui è piena realizzazione. Gli altari laterali sono dedicati uno all’Apostolo ed Evangelista San Matteo e l’altro a Sant’Antonio di Padova. Il portale risale al XVIII secolo ma la facciata è in classico stile romanico.
Fu nel XVI Secolo che venne costruito l’attiguo Convento dei Frati Osservanti che costituisce oggi con il Santuario un complesso unico. Nel 1867 venne abbandonato dai Frati e divenne in seguito la residenza degli uffici comunali. Da segnalare il bel chiostro che ha conservato nel tempo la sua struttura di origine. Nel lato destro della chiesa è presente una singolare parete obliqua che probabilmente venne eretta per sopperire a particolari funzioni statiche.

Chiesa dell'Assunta

La Chiesa dell'Assunta, demolita e ricostruita con le libere donazioni a cura di un Comitato cittadino, si trova ad un chilometro dal Paese di Forlì del Sannio, lungo la strada provinciale che conduce ad Isernia; la Chiesa è dedicata alla Madonna dell'Assunta che viene festeggiata il giorno di Ferragosto.