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Costituitasi nel lontano 1982, con regolare Statuto registrato con atto notarile, grazie alla volontà di un gruppo di amici di valorizzare
il proprio paese di Forlì del Sannio in provincia di Isernia, si è da subito
iscritta all' UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) dai quali ha
ricevuto molta collaborazione ed
aiuto nella gestione di questa
“Piccola Società“. Sin dai primi passi,

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Personalità Illustri


Giovan Vincenzo D'Onofrio il "Forlì"

Forlì Giovan Vincenzo, al secolo Giovan Vincenzo d'Onofrio, detto il “Forli”, poiché nativo di Forli del Sannio, pittore di chiara fama nel suo tempo, è vissuto probabilmente tra il 1570 ed il 1650. Lavorò prevalentemente a Napoli dal 1592 al 1639 dove fu autore di numerose tele pittoriche in altrettante Chiese. Eletto Console dell’Arte dei Pittori nella Napoli di fine ‘500 è uno dei massimi esponenti del manierismo.
A capo di una bottega particolarmente attiva nell'esecuzione di pale d'altare, venne incontro per lo più alle esigenze devozionali del ceto borghese cittadino e delle innumerevoli parrocchie e confraternite di provincia con una produzione caratterizzata da un eclettismo accomodante e privo di slanci creativi.
Tra il 1592 e il 1594 strinse importanti rapporti di lavoro con i governatori della Casa Santa dell'Annunziata, uno degli enti assistenziali più potenti della città, impegnandosi a realizzare alcune tele, oggi perdute, destinate ad integrare le decorazioni dell'altare maggiore e del soffitto cassettonato della chiesa annessa a tale istituto.
In quest'ultima impresa, compiuta nel 1594, il F. ebbe l'incarico di dipingere "Angeli con i simboli delle litanie mariane" accanto ad A. Mytens, J. Snyers, G.A. D'Amato, Curzio di Giorgio, Giulio dell'Oca e sotto la sorveglianza diretta di F. Santafede, a sua volta impegnato nella realizzazione di uno dei "quadri grandi" insieme con W. Cobergher, G. Imparato, G.B. Cavagna. 
Tale circostanza, che vide il F. lavorare a stretto contatto con i pittori più affermati a Napoli in quel momento, contribuisce a chiarire gli orientamenti stilistici delle sue prime opere nelle quali sembrano condensarsi le principali tendenze della pittura napoletana degli anni Novanta.
Tra le maggiori opere ricordiamo e citiamo quelle di Napoli:
  • Duomo, navata mediana "L' Annunciazione"
  • Chiesa del Pio Monte della Misericordia, III Cappella a destra, una tela datata 1608, "La Parabola del Samaritano con la Vergine"
  • Chiesa di San Giovanni a Carbonara, una tela, sull'altare, "Sant'Orsola e le compagne"
  • Chiesa di Santa Maria alla Sanità, sull'altare, "Circoncisione"
  • Alla Pietà del Turchini, una "Annunciazione"
  • Nella Croce di Lucca (Chiesa dedicata al Crocifisso venerato nel Duomo di Lucca), un dipinto su tela, "Madonna del   Carmine con i Santi" solo recentemente attribuita al Forlì e databile inizi 1600, mentre è sua la tavola "Annunciazione" datata 1600
  • Ancora nel Duomo, orna insieme ad altri pittori tardo manieristi locali, la soffitta a cassettoni di tele con "Storie   cristologiche".
Altri dipinti del Forlì sono a Capua e a Roccaravinola ed in Basilicata.


                                                         

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